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Tra gli sfarzi della curia romana è nella frizzante Venezia del XV secolo non sono più solo gli uomini a farla da padroni. C'è una figura nuova, fresca e intrigante, che in breve si fa spazio nei salotti, entra nelle corti e diventa il fulcro della vita sociale di principi e nobili: la cortigiana, donna "onesta" che riusciva a procurarsi vere e proprie fortune per una sola notte d'amore. Paul Larivaille, attraverso i documenti e le testimonianze letterarie, ci descrive la scalata della cortigiana di successo attraverso la storia di Nanna, una ragazza che riesce a ottenere in breve casa, mobilio, abiti e denaro sapendo fingersi timida con gli spasimanti giusti. Dai trucchi di base - schiarirsi i capelli con olio e vino, o sbiancare i denti con un tovagliolo - fino ai mezzi più complessi - studiare versi a memoria, imparare a suonare il liuto - scopriamo quali erano le strategie femminili per avvicinare gli uomini più ricchi, ma soprattutto quelli ingenui. Un mestiere per niente semplice, che non consentiva distrazioni, basato su intelligenza, abilità, e un pizzico di fortuna, e che fece di queste donne l'elemento motore di un'intera società.